Si inserisce all’interno delle celebrazioni per l’Anno Paolino indetto da Benedetto XVI il pellegrinaggio della diocesi di Roma alla tomba dell’Apostolo, nella basilica di San Paolo fuori le mura, in programma per domenica 26 ottobre. L’appuntamento è fissato per le 16. Alle 17 la Messa presieduta dal cardinale VALLINI, che incontrerà così per la prima volta tutte le componenti della Chiesa di Roma.
Di seguito il testo della lettera inviata per l’occasione a tutta la diocesi:
Carissimi Fratelli e Sorelle,
la celebrazione dell’Anno Paolino, indetto dal Santo Padre Benedetto XVI per ricordare il bimillenario della nascita dell’Apostolo delle genti, suscita in tutte le Chiese particolari del mondo vivo interesse ed è vissuto come occasione spirituale e pastorale propizia per conoscere più da vicino la grandezza della persona e l’insegnamento di colui che, con l’apostolo Pietro, è giustamente considerato colonna della Chiesa. La Chiesa di Roma, in particolare, ha avuto il privilegio di essere destinataria della predicazione di San Paolo, testimone della sua intrepida fede, confermata con il martirio sulla via Ostiense, ed è depositaria del suo sepolcro.
Ripercorrere le tappe dell’itinerario umano e spirituale di San Paolo, da Damasco a Roma, offre a tutti noi la possibilità di accostarci ad un modello affascinante di vita cristiana e l’invito ad essere discepoli di Gesù nel nostro tempo, seguendo l’esempio della fede, del coraggio e della passione apostolica di questo grande apostolo.
Come sapete, il programma pastorale della nostra Diocesi, scaturito dal Convegno dello scorso giugno, prevede per il pomeriggio di domenica 26 ottobre un pellegrinaggio diocesano presso il sepolcro dell’Apostolo, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, con la celebrazione della Santa Messa, che presiederò alle ore 17.
Vi invito a partecipare molto numerosi, col desiderio di affidare alla intercessione di San Paolo l’anno pastorale appena iniziato e la nostra Chiesa di Roma, impegnata in questo anno a testimoniare Gesù risorto e a educare alla speranza. Ci faremo pellegrini umili e fiduciosi in un luogo altamente significativo della fede, portando con noi ansie e speranze, e nella celebrazione dell’Eucarestia, incontrando il Signore Risorto, chiederemo per noi e per la nostra Chiesa il dono di una fede coraggiosa e gioiosa, in grado di generare speranza e di dialogare con quanti si interrogano sul senso della vita. Siamo, infatti, debitori verso la città di Roma di un rinnovato annuncio del Vangelo, capace di trasformare il vissuto quotidiano delle famiglie, dei giovani, degli ammalati e dei poveri.
Mi permetto inoltre di suggerire ed incoraggiare un’altra piccola iniziativa da inserire in ciò che già normalmente si fa. Vale a dire che in ogni parrocchia e comunità ecclesiale, nel corso dell’anno, secondo forme e modalità che si riterranno idonee, possa essere proposta una lectio paulina sugli scritti di San Paolo. Sono certo che non mancherebbero copiosi frutti spirituali. Il Vicariato si impegna a inviare in tempi brevi un piccolo sussidio al riguardo.
Nel ringraziarvi fin da ora per la cooperazione alla buona riuscita del pellegrinaggio diocesano, vi dico che sarà per me una grande gioia poter incontrare per la prima volta tutte le componenti della Chiesa di Roma: sacerdoti, diaconi, seminaristi, religiosi e religiose, comunità parrocchiali, associazioni, movimenti e tanti altri fedeli. Potremo sperimentare insieme quanto sia bello e arricchente appartenere all’unico corpo di Cristo.
Vi accompagno con la mia preghiera e chiedo al Signore di benedirvi tutti.
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