Un ponte digitale tra scuole italiane e africane

In rete studenti laziali, camerunensi e saharawi. Presentato a Roma il progetto «Digital Bridge», un portale per lo sviluppo comunitario.
Un ponte wi-fi, internet senza fili: mette in rete studenti laziali, camerunensi e Saharawi. I ragazzi, comunicano, interagiscono e si confrontano attraverso un portale fatto da loro.
E’ possibile attraverso le antenne installate a Frascati (Roma), che fanno “rimbalzare” il segnale a Lebialem e nel Sahara Occidentale. Il progetto si chiama «Digital Bridge», ponte digitale. E’ stato presentato a Roma l’8 ottobre scorso.
E’ ora possibile mettere in connessione ragazzi di alcune scuole superiori di Roma e ragazzi dell’High School di Fontem e Lebialem in Camerun, nonostante le condizioni ambientali e tecnologiche sinora molto diverse: i ragazzi italiani vivono in una regione con un clima temperato, dispongono del collegamento ad Internet e fra non molto anche della Rete wi-fi gratuita. Gli studenti di Fontem e Lebialem abitano in una regione montagnosa, nella foresta equatoriale, dove la stagione delle piogge rende problematici i collegamenti. Perciò il sistema di collegamento satellitare e la rete locale wi-fi sono stati progettati per funzionare nelle condizioni climatiche peculiari di questa regione. Sono state messe in atto soluzioni robuste, riparabili, riutilizzabili, per la sostenibilità  ambientale.
Dopo l’installazione del sistema di collegamento satellitare e la rete locale wi-fi in Camerun e i corsi di formazione sulle nuove tecnologie per la comunicazione nel Sahara Occidentale frequentati da ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni, fra pochi mesi il personale locale sarà  in grado di gestire le infrastrutture e sarà  possibile passare al piano didattico.
Ci sono anche gli studenti Saharawi, rifugiati in quattro tendopoli senza energia elettrica su un altipiano desertico dell’Algeria in una regione controllata militarmente dall’esercito algerino. Tra gli studenti di queste tre regioni ora c’è un ponte. La parola passa quindi alle scuole che saranno protagoniste di una cooperazione “alla pari” che nasce dal basso.
Ha inizio per loro il “primo anno scolastico della scuola digitale”. «A scuola gli studenti impareranno la tecnologia e acquisiranno le competenze necessarie a portare avanti il progetto in modo autonomo» spiega l’ingegnere Cesare Borin (NetOne/ActNow Alliance) «Tutto questo creerà  un’interdipendenza culturale tra i paesi coinvolti, nuovi posti di lavoro e servirà  a frenare la migrazione degli abitanti della regione del Camerun verso i grandi centri abitati» conclude.
Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale, realizzato sul territorio dall’Associazione Azione per un Mondo Unito onlus, Lebialem Association for Twining of Schools (LATS), Scuole in Rete di Roma (SIR), per il Camerun, e dall’associazione di promozione sociale Bambini+Diritti, per il popolo Saharawi.
Fra i tanti soggetti che a titolo gratuito hanno prestato consulenza per la realizzazione tecnica del progetto Digital Bridge in Camerun, ci sono anche l’Agenzia Spaziale Europea e la rete di ONG Act Now Alliance, che hanno istaurato da tempo una fruttuosa collaborazione per la diffusione di tecnologie a basso impatto.

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