18° Festa dei Popoli domenica 17 maggio 2009 a piazza San Giovanni

Venti comunità  etniche e 15 associazioni. Sarà  la loro festa, quella di domenica 17 maggio nella piazza e nella basilica di S. Giovanni in Laterano: la Festa dei Popoli. Accoglienza, animazione, preghiera, cultura, gastronomia, spettacolo, tutto unito dal tema della giornata: “Roma con altri occhi”
L’iniziativa è promossa dai Missionari Scalabriniani e dalla Famiglia Scalabriniana in collaborazione con Vicariato e Comune di Roma. «Le polemiche sull’immigrazione e le notizie che vengono dalla politica non possono e non devono distogliere lo sguardo dalle esperienze di sana e civile convivenza che il mondo dell’immigrazione vive quotidianamente nella Capitale», afferma il responsabile dell’evento, padre GAETANO SARACINO, parroco sacalabriniano del Santissimo Redentore a Val Melaina, dove la Festa è nata il 3 maggio 1992. Ed è proprio a queste esperienze che è dedicata la giornata: un’occasione per celebrare insieme «la propria fede, espressione intima e inviolabile di ogni uomo, la propria cultura, bagaglio e ricchezza incalcolabile di ogni popolo, e la capacità  di saper vivere tutto questo nella diversità ».
«“Roma con altri occhi” — gli fa eco don PIERPAOLO FELICOLO, vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle migrazioni — è un invito a guardare la città  con gli occhi dei migranti, attraverso i loro bisogni, sapendo però di essere tutti sotto lo sguardo del Padre, e tutti obbligati al rispetto delle regole e della legalità ». Invito raccolto da circa 50 realtà  — tra cui Caritas, Acli, Città  dei ragazzi e Comunità  di Sant’Egidio — coinvolte nell’organizzazione insieme alle comunità  etniche. Dall’accoglienza dei bambini all’allestimento degli stand gastronomici, all’animazione della Messa, alle 12 nella basilica lateranense, presieduta dal presidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti mons. ANTONIO MARIA VEGLIà’.
L’appuntamento è fissato per le 9, con l’apertura degli stand in piazza — a cura di 20 comunità  etniche e 15 associazioni -, l’accoglienza e l’animazione. Alle 10 poi mostre, dibattiti e approfondimenti a cura del sito http://www.baobabroma.org e dei laici scalabriniani. Quindi la Messa e, al termine, la degustazione in piazza dei piatti tipici di ciascun paese, prodotti da 19 cucine. Un’occasione in più per conoscere realtà  difficili come ad esempio quella del Darfur, dove è in corso la più grave emergenza umanitaria al mondo. Nel pomeriggio spazio allo spettacolo folkloristico — con 31 esibizioni, tra cui quella di due ragazze islamiche -, laboratori e workshop.
Per informazioni: Ufficio diocesano Migrantes, 06.69886558.

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