“Erano i tempi di guerra…” Agli albori dell’Ideale dell’unità . Nel libro – recentemente pubblicato dall’editrice Città Nuova e che sarà presentato a Roma martedì 29 gennaio 2008 alle ore 18.00 a Palazzo della Cancelleria in piazza della Cancelleria 1 – Chiara Lubich comunica con straordinaria limpidezza l’essenza del carisma del Movimento dei Focolari e lo fa con uno scritto del 1950, conosciuto sotto il nome di «trattatello innocuo»: un vero manifesto dell’ideale dell’unità , tipico dei Focolari.
Al suo racconto fa seguito la viva narrazione di Igino Giordani, che ripercorre le tappe salienti della storia del nascente Movimento, costellata di ‘fioretti’.
La presentazione del volume è firmata dal card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano.
INTERVENGONO
Prof. Piero Coda, Presidente dell’Associazione Teologica Italiana
Graziella De Luca, Movimento dei Focolari
Sen. Alberto Monticone, Docente di Storia Moderna
Michel Vandeleene, Curatore del volume
MODERA
Pietro Cocco, Radio Vaticana
Info: ufficiostampa@cittanuova.it
Stralci dalla presentazione del Card. Tarcisio Bertone al volume:
Quando un’esperienza autenticamente evangelica muove i suoi primi passi, è in un certo senso lo Spirito Santo stesso che nuovamente prende la parola.
Di questa acuta osservazione, che fece l’allora cardinale Joseph Ratzinger in apertura del Convegno mondiale dei movimenti e delle nuove comunità ecclesiali del 1998, il Movimento dei Focolari è una chiara testimonianza. Le pagine di questo libro ci riportano, come a ritroso, ai suoi albori, per farci gustare le primizie di un nuovo carisma dello Spirito. (…)
Chiara Lubich è fra le personalità più stimate e ascoltate del nostro tempo, eppure, lei stessa racconta con disarmante semplicità che né lei né le sue prime compagne avevano in mente di fondare una comunità e meno ancora un movimento. Si sente nelle pagine da lei scritte l’afflato dello Spirito, la freschezza del Vangelo che sgorgava limpido in mezzo a questo gruppo di ragazze decise a viverlo. (…)
Alla testimonianza di Chiara Lubich sui primi tempi del suo movimento segue la narrazione di Igino Giordani, che la conobbe nel 1948. Prima ancora di incontrarla, egli era già un laico cattolico molto stimato, impegnato in politica, e uno scrittore rinomato nella Chiesa italiana.
Era il tempo in cui l’umanità cercava faticosamente di risollevarsi dalle macerie della Seconda Guerra mondiale e alcuni parlavano addirittura di “inverno” nella Chiesa; situazioni queste che di certo non lasciavano indifferente un laico impegnato come Igino Giordani. (…)
Nelle pagine di questo libro, il racconto del suo incontro con il carisma dell’unità di Chiara Lubich è ricco di particolari interessanti e avvincenti.
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