“COLORI. Perché del mio respiro”

Esposizione della pittrice Chiara Balduzzi

INAUGURAZIONE ORE 17.30 dal 16 DICEMBRE al 19 GENNAIO 2015. ROMA CAFFETTERIA CHIOSTRO DEL BRAMANTE. ARCO DELLA PACE 5 – 00186

balduzziDopo l’Autorivelazione del cuore (2010) Chiara Balduzzi arriva a Roma al Chiostro del Bramante con “Colori…perché del mio respiro”.
Protagonisti dell’esposizione sono infatti i colori nell’atto di irradiare perchè i segreti del colore sono gli stessi di quelli della luce: la vita ha bisogno di colore perché ha estrema necessità di luce e per questo, Chiara Balduzzi, dipinge. Sono esposti Fiori e Paesaggi ma di fatto sfilano l’azzurro, il giallo, il verde così come è di scena, sempre, il bianco: nient’affatto per dominare bensì per esaltare ora l’uno ora l’altro dei colori che rivelano le loro diverse qualità nelle albe e i meriggi, in corolle e petali. “ Il fiore – afferma la pittrice – è la creatura che da sempre accompagna la mia pittura così come accompagna la vita di ogni uomo dalla sua alba al suo tramonto: dal fiore portato per la nostranascita a quello dell’ultimo saluto. E penso che i fiori abbiano tale destino perché esprimono bellezza, positività, leggerezza e gratuità che si esprime anche nel profumo; ed in questo mondo c’è estremo bisogno di positività e di gratuità”.
I dipinti della Balduzzi squarciano la parete aprendo improvvise finestre per irradiare valori e sentimenti vitali senza i quali la vita – è il caso di dirlo – perde colore. Fanno sussultare i rossi vermigli di un’ardente passione riaccesa, come sprigionano speranza le distese di verdi chiari assetati d’infinito, sù sù fino agli azzurri che, in genere, nel sentire della pittrice, sono legati più agli inverni che alle primavere.
Per Chiara Balduzzi (di Incisa Vald’Arno, Firenze, ma di origine bergamasca) vale senz’altro l’assioma di Matisse
“Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione” e sulle pareti del suo studio tra mobili liberty,
tavolati e tavolozze, campeggia la citazione di Alda Merini: “ Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici ‘perché del mio respiro”.
Ciascun colore nasconde un segreto ed ogni artista è chiamato a svelarne un brano senza peraltro esaurirne il mistero, alimentandolo, anzi; anche per questo i fiori della Balduzzi non s’appoggiano e, privi di sostegno, si librano nello spazio indefinito colmandolo di raggi che vanno ben oltre la cornice (che non c’è) e sembrano non tollerare tipo alcuno di prigione. E tutto accade con il colore perché a dominare sia lo stupore e così entrando nel suo studio ci si sente avvolti da quest’onda coloristica trapuntata da aforismi scritti sulle pareti; a matita aggiungo:
“Colore è stupore. Stupirsi è risvegliarsi”, ma la cosa non è poi così matematica nè scontata perchè il colore potrebbe anche ‘assopire’ qualora non fosse innervato di luce. E se il bianco è onnipresente nei Fiori, così nei Paesaggi non manca mai l’acqua: non mancano perché ambedue sono elementi primordiali. L’istinto pittorico riconduce Chiara Balduzzi agli elementi primigeni di un bianco purissimo e di un’acqua sorgiva; e così, di nuovo, si torna là, eternamente là, all’originario paradiso; già, il paradiso, spesso perduto e sempre da ritrovare, sogno e segno indelebile di un mondo armonico che ci abita e che il colore ha il potere di esplicitare, rivelare, farci ritrovare.
Al tutto s’aggiunge un omaggio a Bramante nel cinquecentesimo della morte, architetto e pittore eternamente vivo anche nelle sue opere.
Maffino R.Maghenzani

balduzzi-2Biografia

Chiara Balduzzi nasce a Clusone (Bergamo) nel 1967, ma vive la sua infanzia e giovinez za in Toscana sulle colline nei pressi di Firenze.
Le prime Personali, Trentino, Lombardia, Toscana e Germania. Nel 1998, esponendo in terra natale, Chiara B. viene definita da V. Caratelli – Presidente dell’Unione Artisti Italiani “Una vera promessa”. Si fa strada l’urgenza di coltivare il talento e perfezionare la tecnica al fine di trasmettere con maggiore immediatezza e compiutezza i messaggi del cuore e dell’anima: tale è infatti per lei la pittura.
Dal 1992 al 2000 frequenta lo studio del maestro pittore Armando Peroni a Torri del Benaco (sul Lago di Garda) e qui – attraverso un itinerario rigorosamente personale ma in dialogo col maestro – approfondisce importanti elementi tecnici ed espressivi. Se i fiori sono i protagonisti primi dei quadri di Peroni, tali divengono – in questo periodo – anche nelle pitture di Chiara B., per arricchirsi poi di marine, paesaggi e nature morte. Attualmente vive e lavoro nei pressi di Firenze.

Contatti:

Chiara Balduzzi

ARTISTA/PITTRICE
Via Michelangelo Buonarroti 9
50063 Figline Incisa Valdarno (FI)
mail: chiarabalduzzi@hotmail.it

Art consulting:
mobile. +39 3489362616

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