Comunicato stampa, 15 maggio 2015
Chiesa vicina agli uomini, con i poveri e i giovani
Due giorni di riflessione a Roma verso il Convegno ecclesiale di Firenze
Prima intensa giornata a Roma del Convegno sul tema «Il Servo del Signore e l’umanità degli uomini. Verso il V Convegno nazionale della Chiesa italiana», promosso dalla rivista “Il Regno” e dal Gruppo Abele, in collaborazione con Azione cattolica, Caritas, CNCA, Reti della carità e Movimento dei Focolari.
Un denso programma che ha visto in apertura l’intervento di mons. Nunzio Galantino e il susseguirsi di un’ampia gamma di relazioni.
Tra gli invitati ad offrire un contributo, Maria Voce. «La Chiesa oltrepassa i confini degli edifici di culto e, nella piena comunione fra clero e laici, si fa più vicina all’umanità di oggi», ha affermato aprendo la sessione pomeridiana. Il presente Convegno «vuole ritmare una stagione nuova di vita e di missione della Chiesa in Italia: non solo in riferimento alla “conversione pastorale” che la incalza, ma anche al ruolo e alla prassi pubblica dei cristiani a confronto con la realtà sociale, economica, politica, del nostro Paese con lo sguardo aperto all’Europa e al mondo».
Si è poi riferita alla sfida del pluralismo e alla necessità di comporre le molteplici diversità che attraversano l’ambito pubblico. «Questa nuova stagione significa trasformare il mondo, partendo dalla conversione radicale del cuore e della mente per essere pronti ad incontrare Gesù in ognuno. Dio non può accettarci da soli, vuole che andiamo a lui con i fratelli… Dare il nome cristiano della fraternità al legame sociale vuol dire impegnarsi per armonizzare l’intreccio delle relazioni, riconoscendo la nostra co-appartenenza reciproca e i vincoli di responsabilità che ne derivano, e orientando l’agire personale e collettivo al bene di tutti». Per questo «occorre dare voce e dignità a quanti sono ai margini, allargare i cerchi dell’inclusione, sanare e ricostruire il tessuto sociale disgregato. Sono prima di tutto i giovani a chiedere di portare il proprio contributo. Quante iniziative diffuse localmente, al cuore di innumerevoli frammenti di vita civile “fraterna”!».
A confermare le parole di Maria Voce, la presenza al Convegno dei circa 200 aderenti ai Focolari, impegnati in vario modo negli organismi ecclesiali e attivi nel campo del dialogo interreligioso, dell’accoglienza agli immigrati, della politica, della cultura della legalità, della scuola, veri e propri cantieri aperti per il bene dell’Italia. Una partecipazione che vuole indicare l’assumersi di un nuovo concreto impegno insieme alle tante altre realtà associative che sono all’opera.
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