La fraternità universale in cammino: il disarmo possibile

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Roma, 16 marzo 2016 – Aula dei gruppi parlamentari , v. di Campo Marzio 74

I giovani delle Scuole di Partecipazione del Movimento Politico per l’Unità, insieme ai Giovani per un Mondo Unito, in collaborazione con il coordinamento italiano del Movimento Politico per l’Unità, propongono per mercoledì 16 marzo, dalle 9 alle 13.00, un’iniziativa in Parlamento alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini, il Ministro degli Esteri Gentiloni e altri parlamentari. Nel corso dell’iniziativa s’intende instaurare un dialogo con alcuni parlamentari su questioni rilevanti a livello nazionale e mondiale, nell’ottica di un dibattito sulla fraternità universale come categoria politica. Pasquale Ferrara, diplomatico, Michele Zanzucchi, direttore di Città Nuova, Shahrzad Houshmand, teologa musulmana, saranno gli interlocutori per discutere i contenuti di un manifesto con proposte concrete sulla pace, il disarmo e la riconversione industriale.

La mattinata si colloca all’interno di una serie di eventi promossi in occasione dell’anniversario della morte di Chiara Lubich (fondatrice del Movimento dei Focolari, realtà a cui afferiscono le organizzazioni promotrici), col proposito di creare spazi di approfondimento sulla pace che generino proposte concrete.

Attualmente ci troviamo in uno stato di conflitto diffuso, che induce a parlare di “terza guerra mondiale”. L’emergenza di questa situazione ci fa interrogare su quello che possiamo fare noi e su quali politiche si possano attuare per cambiare il corso degli eventi, che oggi ci appare quanto mai disastroso e ingiusto.

Il 16 marzo approfondiremo le cause e le conseguenze dei conflitti in atto, esplorando possibili percorsi che possano iniziare a scardinare il complesso sistema attuale di guerra, osando progettarci verso una pace duratura e sostenibile.

Crediamo che la costruzione della pace non sia un’utopia, ma un percorso che deve iniziare oggi sia dalle nostre scelte quotidiane che da decisive azioni politiche volte a questo obiettivo. Pertanto, come società civile già impegnata in questa direzione, il 16 marzo presenteremo al Parlamento italiano un Appello, in cui in estrema sintesi chiediamo:

1. Il rispetto della legge 185/90;nello specifico chiediamo di interrompere l’esportazione di armi e il loro transito sul territorio nazionale, verso Pesi in evidente stato di conflitto armato, e Pesi che stanno commettendo gravi violazioni dei diritti umani;

2. Lo stanziamento di fondi per la riconversione a fini civili dell’industria bellica, con riferimento a quanto stabilito nell’art. 1 comma 3 della legge 185/90.

3. La trasparenza e il controllo delle transazioni bancarie verso importazioni, esportazioni e transito di sistemi d’arma.

4. L’inclusione tra le priorità dell’agenda politica di temi come l’integrazione e l’accoglienza, promuovendo azioni volte a tutelare le minoranze, contrastando l’esclusione sociale e promuovendo politiche di dialogo che favoriscano una convivenza più pacifica, inclusiva ed arricchente.

5. L’investimento di maggiori risorse nella cooperazione internazionale e nella promozione di vie non armate per la costruzione della pace.

I Giovani per un Mondo Unito

e i giovani del Movimento Politico per l’Unità d’Italia


Legge 9 luglio 1990, n. 185 “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 14 luglio 1990, n. 163 (Con modifiche introdotte dalla legge 17 giugno 2003, n. 148)

Ibidem

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