Cerchiamo di seguire insieme il programma della Maratona Multimediale #OnePeopleOnePlanet, nelle 13 ore in onda su https://www.raiplay.it/dirette/raiplay e sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it
“Giovani per la Terra e Festival dell’Educazione alla Sostenibilità“
Il programma della mattina di #OnePeopleOnePlanet è dedicato ai giovani. Più di 200 scuole di diversi ordini e gradi, distribuite su tutto il territorio italiano, hanno partecipato nei mesi passati al Contest #IoCiTengo, preparando bellissimi lavori che sono pubblicati sulla piattaforma http://www.onepeopleoneplanet.it e a distanza hanno partecipato alla diretta della maratona dedicata ai giovani.

La prima parte è iniziata con un’ora dedicata alle scuole dell’infanzia e alle primarie, dal titolo “I bambini salveranno il mondo“. Si sono alternate storie, fiabe, magie e canzoni con il tema Terra, in un momento di educazione ambientale, in cui abbiamo avuto modo di conoscere anche animali e piante con l’aiuto di una Etologa.
Bellissimo il collegamento da Trento Città della Pace: da una delle piazze principali, dove si trova l’aiuola della pace, alcuni ragazzi e la loro maestra, ci hanno raccontato del progetto Tutto Pace e di cosa significa vivere in una città della Pace. Ci hanno raccontato che nel 2011, dopo il crollo delle torri Gemelle, alcuni ragazzi della primaria, hanno deciso che era ora di fare qualcosa per la Pace, e di diventare loro stessi promotori di azioni di Pace. Cosi hanno cominciato a diffondere il dado della Pace e poi a raccogliere le loro esperienze di pace su un giornalino che hanno chiamato “Tutto Pace” che hanno iniziato a distribuire in tutte le scuole della città. Sono diventati dei veri leaders di Pace tra i ragazzi. Quando sono cresciuti e dovevano lasciare la scuola primaria, hanno coinvolto il sindaco della città, per essere certi che il progetto del giornalino Tutto Pace non finisse. Il sindaco ha proposto di far diventare il giornalino dei ragazzi un inserto del giornale della città e di creare un’installazione del dado della pace in un’aiuola chiamata l’aiuola della Pace. La festa “Trento Città della Pace” si ripete da allora ogni anno. Da questa esperienza sono nati tanti altri progetti nella città sul tema della Pace, come Trento una Città per Educare.
Abbiamo incontrato poi Mario di Fons educatore ambientale per la Fondazione Mario Diana ci ha innanzitutto raccontato chi era Mario Diana e del perché è nata la fondazione che porta il suo nome. Mario Diana era un imprenditore casertano, che ha avuto il coraggio di dire di no alla camorra e per questo fu ucciso nel 1985. Mario Diana è stato riconosciuto dallo Stato come vittima innocente della criminalità organizzata. I suoi figli, che allora erano giovanissimi, decisero di non lasciare la loro terra, ma avviarono una serie di attività che si occupano di logistica, di trasporti, di selezione dei rifiuti riciclabili, del recupero della plastica. Per mantenere viva la memoria di Mario Diana, ma soprattutto per poter ricostruire la speranza in un territorio come quello del casertano, martoriato dalla camorra, dall’inquinamento e dal degrado sociale nel 2013 è nata la fondazione Mario Diana. Uno dei progetti portati avanti dalla Fondazione è il progetto Seguimi che si occupa della consapevolezza della sostenibilità ambientale nelle scuole, nelle comunità cittadine, si è diffuso in decine di comuni, ha coinvolto 25.000 studenti e famiglie. Qui si può vedere un contributo video che spiega come organizzare la raccolta differenziata.
Divertente l’appuntamento con il giornalino Big Bambini in Gamba, un giornalino edito dal Gruppo Editoriale città nuova, che per la Giornata mondiale per la terra è diventato un cartone animato dedicato tutto ai bambini. Ci sono quattro amici di etnie diverse, accompagnati da un cagnolino Woolf, che vivono avventure nella tutela dell’ambiente. Sul sito di Citta Nuova, a questo link si può rivedere il primo cartone di Big.
Ci siamo lasciati anche incantare dalle magie del Mago Frack, magie che scaldano il cuore. Come ci racconta Franco di Biase, in arte Mago Frack, ci si può trasformare da impiegato a mago, seguendo un sogno, quello di essere quella piccola goccia d’acqua che può dare conforto a quei Bambini ultimi al mondo che non hanno sostegni. Per questo da più di vent’anni, tutto il ricavato degli spettacoli del Mago Frack è donato per loro.
Abbiamo potuto conoscere Silvia Artuso, che a soli 9 anni è stata nominata lo scorso 11 marzo dal Presidente della Repubblica la più piccola Alfiere della Repubblica “per essersi distinta per impegno e azioni solidali e per aver rappresentato il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia”. Silvia ci ha raccontato che questo attestato d’onore le è stato dato perché durante il Lock down dovuto alla prima pandemia, ha pensato di tenere compagnia ai suoi compagni di scuola, leggendo loro dei libri, cercando di farli sentire un pò più felici. Come ci diceva Silvia, ritornata a scuola, quando i compagni le facevano i complimenti per questo attestato d’onore ricevuto dal Presidente della Repubblica, lei ha detto loro che in realtà erano tutti insieme un pò alfieri, perché i compagni avevano ascoltato le sue storie.
Poi il programma si è rivolto ai i ragazzi più grandi, quelli delle scuole secondarie di primo, secondo grado e oltre. Abbiamo conosciuto le Olimpiadi della Sostenibilità, e alcuni progetti interessantissimi come Mondo Futuro associazione nata nel 2020 da un gruppo di ragazzi, amici di Elisa, scomparsa prematuramente, che hanno preso il testimone da lei, per mettersi insieme e per portare avanti il suo sogno della cura della terra, e lavorare per un mondo diverso.

Abbiamo fatto anche dei Laboratorio di filosofia dal titolo “Coscienza Ecologica“, che usando un approccio che non ragiona in termini di divieti, si muove cercando di spiegare e far riflettere insieme, non pretendendo di dare risposte. Interessante la parte in cui utilizzando solo coppie di immagini associate a delle domande sull’ambiente, abbiamo potuto riflettere sul tema, pensando solo a cosa, quelle immagini, suscitavano in noi.
Anna Laura Vigili insieme a Costantino dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scuola e Futuro, hanno presentato la staffetta per il clima, All4Climate, nata per sensibilizzare sul tema dei cambiamenti climatici, con mostre, eventi, congressi legati al tema dell’educazione ambientale.
Siamo tornati a Trento poi, per un momento dedicato al Museo delle Scienze, il Muse, che come gli altri musei, è stato molto penalizzato dalla chiusura dovuta alla pandemia. Nei mesi scorsi, le attività del museo si sono trasferite online, con pubblicazioni, seminari, per non far venir meno, anche in questi mesi di chiusura, la funzione dei musei come luogo in cui si va per dialogare, interagire, stare insieme. Il direttore ha poi lanciato il Citizen science progetto che propone ai cittadini di mettere a disposizione le proprie conoscenze contribuendo attivamente, ad esempio collaborando in attività di monitoraggio ambientale.
Si possono vedere i diversi contributi video su questo tema dei Giovani, nella galleria relativa su http://www.onepeopleoneplanet.it a questo link
Poi è stato il momento dei ragazzi delle scuole e delle associazioni che hanno presentato i loro progetti. I ragazzi dell’Istituto superiore de Filippis di Vibo Valencia hanno presentato un compressore costruito con materiali di scarto, oppure i licei Einstein e Da Vinci di Molfetta hanno presentato il progetto ph7@Earth (si phttps://youtu.be/jf8NfCIxyOYuò vedere qui il video del progetto), o i Giovani dell’associazione Zona Musica di Ancona con i loro progetti legati alla musica e all’ambiente
Poi è stata la volta dell’associazione Cittadini reattivi, nata nel 2015 da un’inchiesta per documentare il lavoro delle comunità che si battono per la salvaguardia della terra.
Si può salvare l’ambiente giocando? Abbiamo anche scoperto la app Green League, per imparare i processi virtuosi dell’economia circolare e divertirsi nello stesso tempo.
Poi si è passati al momento dedicato alla COP 26 Giovani e alle domande dei ragazzi per i grandi decision makers della terra, come quelle dei ragazzi di Friday4Future “Perché non state agendo? Non c’è più tempo”, o quelle dei ragazzi del Cortile dei gentili che , insieme al Pontificio Consiglio della Cultura, insieme a Gioventù francescana, alla Scuola Superiore della Sapienza, hanno elaborato delle domande non solo su crisi ambientale ma anche su crisi sociale ed economica “dobbiamo metterci in gioco come Giovani, e dobbiamo essere coinvolti nella decisioni, perché ci riguardano”.
Si possono vedere i diversi contributi video su questo tema dei Giovani, nella galleria relativa su http://www.onepeopleoneplanet.it a questo link
Beat4Earth
Walter Kostner presenta Gibì e Doppiaw, poi un Beat realizzato dal Gen Verde e dal Gen Rosso

“Una Nuova Economia” ore 12.00
Ospiti: Senatore Steni di Piazza,
On. Messina sottosegretario dell’innovazione tecnologica e la transizione digitale,
Avv Gambesca, Amm unico di Studiare e Sviluppo (min economia),
Dott Mauro Spagnolo, direttore di rinnovabili.it,
dott. Riccardo Piunti Vicepresidente Cunou (Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati).
Attenzione ai luoghi, capacità di creare nuovi modelli di generazione di valore, un circolo premiante per le imprese che hanno un impatto positivo nel territorio: sono solo alcuni dei temi trattati in questo modulo. E ancora: Piano Nazionale di Resilienza e Ripartenza e attenzione a creare e moltiplicare valore, a partire da un patto tra le imprese e tra gli attori economici, che vedono nella centralità della persona e della sostenibilità il motore per avere un pianeta per le giovani generazioni.
Si può seguire questa prima parte al link
Si possono vedere i diversi contributi video su questo tema dell’Economia, nella galleria relativa, su http://www.onepeopleoneplanet.it a questo link
Cucina sostenibile
Non dobbiamo sprecare cibo, né energia. Una cucina sostenibile fa bene a noi e fa bene alla terra.
Abbiamo parlato di api, insieme a Annalisa Monfreda direttrice di donna moderna e a Claudia Zanfi di Green Island che ci ha dato delle dritte per aprire degli alveari in città. piccoli animali che hanno un ruolo fondamentale nell’ecosistema.
Un video/pillola “verde” ci ha aiutato a capire come possiamo arrivare a zero sprechi, ponendo attenzione alla lista della spesa, leggendo l’etichetta, facendo la spesa sfusa, stando attenti a congelare gli avanzi, tenendo ordinata e pulita la dispensa, consumando tutto quello che si è acquistato, usando gli avanzi.
Poi con lo Chef Gianfranco Pascucci abbiamo creato un piatto dedicato alla Giornata Mondiale per la Terra, dal titolo “Un tonno con la sua preda” usando, per creare questa salsa tonnata, gli scarti del tonno.
Poi i giovani dell’istituto alberghiero Costaggini di Rieti ci hanno raccontato di come hanno inventato dei menu sostenibili, realizzando dei piatti con il pane raffermo, la buccia delle patate o delle carote.
Beat4Earth
Tony Esposito Ugo Crepa Gabbo Centofanti, Squarta hanno presentato il “Sole Verso Nord”

Innovability ore 13.00
Cominciamo il momento dedicato all’Innovazione, con un momento di festa con Max Paiella che presenta Lillo.
Ma cos’è l’Innovazione? Digitale e tecnologia ci possono aiutare a essere più ecosostenibili? Che tecnologia però dobbiamo usare? Ne parliamo con gli ospiti
Elisabetta Ripa (Open Fiber)
Marco Nicolini
Fernando Diana, (Ceo di City News)
Bruscolini (azionista New Changer)
Mario cucinella (Architetto) come cambierà la casa del futuro? Edificio come comunità
Emilio Sassone (presenta finestra trasparente fotovoltaica, energia invisibile)
Elso Vecciarelli (Capo di Stato Maggiore della Difesa)
Luca Parmitano (Colonnello Aeronautica Militare Esa)
Mattia barbarossa (sidereus, sostenibilità nel volo spaziale)
L’innovazione ha generato le ere industriali e le loro conseguenze ma è anche una delle più concrete speranze per uscire da questa crisi. Innovare vuol dire definire il nostro futuro, è urgente una cultura dell’innovazione che ci permetta di scegliere consapevolmente il nostro futuro governando Transizione Ecologica e Transizione Digitale affinché costruiscano un mondo a misura del Pianeta, dell’uomo e della sua felicità. L’innovazione per lo sviluppo sostenibile è quindi la grande sfida che abbiamo davanti. In questo spazio si affrontano in modo efficace e divertente gli scenari futuri verso nuovi modelli di produzione e consumo.
E anche qui, si è parlato di un futuro che abbia al centro la persona.
Beat4Eart
Giorgio Marchesi : sostenibile può essere qualcosa di sopportabile ma anche qualcosa di supportabile. Ma ricordiamoci che la mobilità sostenibile ha a che fare con le gambe
Marco Marzocca: -26 tonnellate di CO2, – 6,8 milioni di tonnellate di plastica, – 280 mila tonnellate di pesticidi – 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici entro …

Ponti verso il 2030 ore 14.00
Giovani, Attivismo, Persone che si battono per l’ambiente
E’ possibile rivedere i diversi contributi video di questa parte di programma “Ponti verso il 2030” a questo link https://www.onepeopleoneplanet.it/ponti-verso-il-2030
Iniziamo questo momento dedicato ai “Ponti verso il 2030”, con un progetto portato avanti nella Scuola Francesca Morvillo della periferia di Roma, punto di riferimento per il territorio, dal titolo “Vivi la tua scuola”. Insieme allo street Artist Moby Dick, si è scelto di rappresentare con l’arte un tema comune legato alla ambiente. Ogni ragazzo ha potuto esprimersi scegliendo l’animale e il tema che preferiva, ad esempio una medusa che diventa una borsa di plastica o un orso che rimane bloccato sopra un ghiacciaio che si sta sciogliendo o un panda che si ritrova sopra un albero e sotto la foresta brucia. Rivedi il contributo video qui
Poi abbiamo avuto modo di conoscere FocSiv che mostra come le emissioni di gas serra e il relativo riscaldamento dell’atmosfera e degli oceani stiano causando disastri ambientali, dalle inondazioni alla desertificazione, che forzano milioni di famiglie a sfollare nei loro paesi e verso quelli vicini. Il cambiamento climatico quindi contribuisce ad amplificare conflitti e migrazioni, come nel caso dell’Afghanistan o della Nigeria.E’ necessaria un’azione globale e locale di giustizia climatica: chi causa più emissioni di gas serra deve procedere urgentemente alla loro riduzione, mentre occorre sostenere le famiglie e i paesi più colpiti a proteggersi dai disastri con investimenti per evitare i dissesti idrogeologici. Il contributo video per #OnePeopleOnePlanet di FocSiv si può trovare sul sito http://www.onepeopleoneplanet e a questo link qui
Per fare i ponti ci vogliono i Pontieri del dialogo, un’associazione escursionistica che usa il camminare come mezzo per arrivare anche a incontrare gli altri, per conoscere non solo quindi il territorio, ma anche le persone. Organizzano gli etnotrack, perché imparare a camminare insieme, aiuta a conoscersi, a stare vicini, a capire le esigenze dell’altro. Appare ancora di più indispensabile per capire che siamo fratelli tutti. Contributo Video qui
Daniele Ballarin ci parla poi della storia del Sermig, a Torino, un vecchio arsenale dismesso che è diventato un luogo di fraternità, una casa che accoglie, offre un centro medico, scuola di italiano per stranieri, dopo scuola, laboratori, polo educativo del dialogo etc.
Si possono vedere i diversi contributi video su questo tema dei Ponti verso 2030, nella galleria su http://www.onepeopleoneplanet.it a questo link

Iniziamo questo pomeriggio con un TG Teens dedicato alla Colombia che ci parla del gruppo Guardianes por la Vida, creato da Francisco Vera, un giovane attivista di soli 11 anni che ha rivoluzionato la sua città con l’impegno per la cura del creato. I Guardianos por la Vida sono 220 bambini e adolescenti, diffusi anche in Messico e Argentina. Francisco è stato chiamato in Senato ad esporre la propria opinione. quattro i temi: 1 incoraggiare la sensibilizzazione delle persone in generale, 2 cittadinanza attiva per la vita, 3 chiedere ai governanti di governare in favore della vita, 4 essere in grado di educare tutte le persone alla cura del creato. Per scoprire di più su TG Teens andare qui. Rivedi il TGTeens sulla Colombia qui
Parliamo con Marilene che ci spiega che la cura è un elemento centrale, perché la cura è dialogo, è incontro.
United wold project mette in rete tantissime iniziative, piccole e grandi, con i suoi ambasciatori per un mondo unito che sono sul territorio, leaders in prima linea della società.
Incontriamo Alex che è uno di questi ambasciatori per un mondo unito che ci dice che ci sono nel mondo 50 ambasciatori, che nel territorio in cui si trovano, collaborano con la delegazione UNESCO del proprio paese e con la realtà locale.
Tre parole chiave che descrivono il Dare To Care: Learn, Act, Share. Learn: approfondire, conoscere le ferite del proprio territorio, Act: iniziare queste azioni che portano al cambiamento; Share: questo cambiamento diventa contagioso e risana le ferite sociali. Scopri il Dare To Care su http://www.unitedworldproject.org e su http://www.onepeopleoneplanet dove potete trovare il contributo video a questo link
Marilene che è in Italia da 3 anni e che viene dal Burundi, ci racconta del progetto TOGETHER FOR A NEW AFRICA: un percorso di dialogo e confronto sulle nostre origini e tradizioni, gettando ponti oltre i pregiudizi. Conosci di più su questo progetto qui
Tante le esperienze raccontate, Mabi dal Camerun su una sfida per la produzione di masherine nel suo paese. Rivedi la sua esperienza video a questo link sul sito http://www.onepeopleoneplanet.it e sul sito http://www.unitedworldproject.org
Abdu dall’Italia ci parla del progetto Sincronie per la formazione su temi come l’educazione digitale, tossicodipendenza, economia civile, economia disarmata, workshop per valorizzare il dialogo (approfondisci qui)
Dall’Argentina Anita ci racconta del progetto Encontramanos , “non ho tra le mani la soluzione ai problemi del mondo, ma con le mie mani posso cucinare qualcosa da condivider con chi non ha di che mangiare, posso giocare con i bambini di una casa famiglia, con le mani posso fare i compiti con i bambini in un doposcuola”; Il contributo video per #OnePeopleOnePlanet del progetto Encontramanos si può trovare sul sito http://www.onepeopleoneplanet a questo link
Lourdes che ci racconta del progetto di Francisco in Honduras, un imprenditore che ha creato una maglietta con una forte identità culturale, i cui profitti vanno a sostenere un progetto che fornisce cibo e medicine ai più bisognosi (approfondisci qui),
Ancora un’esperienza, questa volta tra Mexico e Taiwan durante la pandemia: la Cura applicata alla comunicazione nei social. La condivisione di una foto ha messo a contatto le risposte alla pandemia di due diversi paesi: il Messico e Taiwan. Rivedi il video che racconta questa esperienza tra Mexico e Taiwan su http://www.unitedworldproject.org e su http://www.onepeopleoneplanet a questo link
Ma che rapporto c’è tra cura e periferie? Cosa sono le periferie? Le periferie sono tutto ciò che non fa la società perfetta, sono i malati, gli emarginati, e la cura di queste periferie parte dal volere il bene dell’altro: io posso essere la periferia dell’altro, bisogna aprire gli occhi, l’anima per prendersi cura dell’altro. La periferia può essere anche la solitudine. Si può essere soli nella folla. Avere cura è andare dentro questa solitudine
Presentazione della settimana mondo unito dal 1 al 9 maggio su www.unitedworldproject.it
Si possono vedere i diversi contributi video su questo tema dei Ponti verso 2030, nella galleria su http://www.onepeopleoneplanet.it a questo link
Territori e foreste, un viaggio in Africa nel bacino del Congo, scenario mondiale della disponibilità idrica ore 15.00
Storie da tutto il mondo sul rispetto tra uomo e natura. Ci parla dei popoli indigeni, Vincenzo Buonomo, Rettore della pontificia università lateranense.
Biodiversità: cosa potremmo fare entro il 2030. Convenzione Onu
Hamangahy Patsong dalla Foresta Amazzonica “Noi popoli indegeni abbiamo un rapporto molto forte con la natura, radice sono la mia indentità che mi rende qui oggi. La foresta, il fiume .. tutto questo per me ha un significato. “ rivedi l’intervista di Hamangai qui
Giorgio Vacchiano (ricercatore e docente in Gestione e pianificazione forestale presso l’Università Statale di Milano), ci parla di foreste, ci dice che senza foreste la nostra sopravvivenza non è possibile. La deforestazione è una minaccia che dipende anche da noi, perchè molti dei beni sono da noi importati. Dobbiamo fare attenzione come consumatori, a quei beni che acquistiamo che hanno un’impronta di deforestazione.
Dall’Istituto Terra (Brasile), ci hanno parlato dei problemi della deforestazione della foresta amazzonica. Per aggiungere valore alla terra occorre rifosterare, non deforestare. Dieci anni fa sono stati riforestati 7000 ettari di terra che sembrava morta, attraverso dei progetti che hanno permesso il recupero di quella terra. La riforestazione ha aiutato la natura ma anche la crescita economica.
Dal Movimento cattolico per il clima ci presentano gli “animatori della Laudato sì”. Ci sono svariate migliaia di animatori in tutto il mondo, tra cui Albertina del Keyna, animatrice della Laudato sì che dopo la sua formazione è diventata sempre più cosciente di quello che avrebbe potuto fare per i suoi figli, e ha dato vita ad un Circolo laudato sì, che ha iniziato a piantare alberi, donare alimenti, per costruire un mondo migliore per le future generazioni. Si può rivedere la sua esperienza sul sito http://www.onepeopleoneplanet.it a questo link
Ascoltare e mettere in azione la chiamata del papa vivilaudatosì.org
Fiore Longo (Survival) ha raccontato la tragedia dei popoli indigeni sfrattati dalle proprie terra per la conservazione delle terre. Contributo video su http://www.onepeopleoneplanet.it che si può vedere qui
Ghana: il 50% della popolazione lavora nell’agricoltura. allora si è creato un percorso scolastico per l’agricolture in un college dedicato. Aumentare la tecnologia per rendere meno gravoso il lavoro.
La storia di Angelo Testa, un uomo di 86 anni a cui Valance, un giovane burundese venuto a studiare agricoltura in Italia, si rivolge con queste parole: “la maggior parte dei bambini del mio paese muore a tre anni e i nostri anziani raramente superano i 60, aiutami a capire dove sbagliamo”. Angelo non è un agronomo, non è un ingegnere, chiede così aiuto ai conoscenti, per capire se qualcuno può andare, ma nessuno può. Così decide di partire lui per l’Africa, per rendersi conto personalmente, e quando arriva in Burundi, capisce che l’alimentazione è priva di proteine, che il sistema agricolo è incapace di accedere all’acqua e che la comunità è senza gli attrezzi per arare il terreno. Così Angelo, che era andato a vedere di persona, quando torna riesce a scaldare i cuori della sua Bergamo crocifissa dal covid ma non per questo meno generosa. La meravigliosa follia di Angelo Testa e dei suoi conterranei, porta così sulle rive del lago Saoia, conoscenza e tecnologia capace di trasformare la vita di quella comunità. Conosci la sua esperienza qui
Si possono vedere i diversi contributi video su questo tema dei Ponti verso 2030, nella galleria su http://www.onepeopleoneplanet.it a questo link
Il terzo TgTeens: È composto da due esperienze che arrivano dall’India: una individuale, quella di Sandhya Saroy, impegnata ; Sandhya non aveva fiducia in se stessa, ma nel 2017 ha incontrato alcune persone che parlavano di diritti dei bambini. Ha scoperto così la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia. Da quel momento ha iniziato a impegnarsi nella difesa dei diritti dell’infanzia, fino a che è stata invitata a intervenire all’Assemblea generale all’Onu, dove ha parlato del matrimonio infantile e su come i bambini rispondono alla pandemia.
L’altra esperienza è un’esperienza di gruppo, quella di Shanti Ashram, che si batte per porre fine alla povertà. nel 2012 nasce infatti India poverty solution, da parte dei bambini – per i bambini – dei bambini. I bambini sono invitati a risparmiare soldi per alcuni mesi, alla fine il salvadanaio viene rotto e il contributo viene contato davanti ai bambini e il risparmio viene suddiviso in tre parti ugual: una per il bambino, uno per la famiglia, uno per India poverty Evolution. Per conoscere di più su TG Teens qui

Musica per la Terra ore 15.45
Beat4Earth di Tosca “Loda i grandi poderi ma coltivane uno piccolo, coltivare e rispettare il nostro piccolo pezzo di pianeta, ciascuno di noi con l’attenzione nei gesti quotidiani, non è sufficiente lodare la bellezza della grande terra, se non ci curiamo della piccola porzione che abbiamo il privilegio di vivere.”
Malika Ayane ci racconta che lei cerca di vivere il rispetto per l’ambiente, concentrandosi ad esempio sulla riduzione degli imballaggi delle confezioni superflue. Poi prosegue questo momento artistico, leggendo un brano di Ezio Bosso direttore d’orchestra, sulla musica l’Europa e i popoli.
Roberto Vecchioni, che legge un testo di Calvino “l’ambiente non si salva con l’aggiustare quello che abbiamo rotto, neppure l’inversione di rotta energetica, la risposta è più profonda, radicale storica, sta nelle pieghe di una battaglia che è quella di vincere senza piegare.”
Francesco Gabbani conclude questo momento dedicato alla Musica per la Terra, con Redemption Song di Bob Marley
“Viva la Vita” il Quiz
Il quiz le cui domande, che vertono su diversi temi, come Natura, Energia etc sono validate dal Ministero della Transizione ecologica
Le due squadre sono quella del liceo Kennedi e dal liceo Leonardo Da Vinci di Roma.

Scienziati (e) Pazzi ore 17.00
Il giornalista Mario Tozzi ci presenta questo momento dedicato alla scienza in cui parleremo di clima e di comportamento degli essere viventi
Insieme a Lara Ceccarelli e Chiara di Ianni, abbiamo scoperto Maria Sibylla Merian la pioniera dell’etnologia moderna, che nel 1700 si appassionò del ciclo vitale delle farfalla, dalla trasformazione del bruco. Maria sibilla era anche una pittrice, proveniva da una famiglia di artisti e cominciò a rappresentare con i suoi disegni, gli insetti e le piante che studiava, arricchendo le immagini le descrizione del loro processo di trasformazione, osservazioni sulla loro vita
Il giornalista climatologo Luca Mercalli ci ha parlato dei cambiamenti climatici e dell’effetto serra. Ci ha anche detto che gli scienziati che negano il cambiamento climatico generato dall’uomo non sono climatologi. Non c’è più la figura dello scienziato solitario che capisce tutto da solo, la scienza si fa per grandi gruppi, ed è importante pubblicare su riviste scientifiche dove la comunità scientifica dibatte attraverso una valutazione “tra pari” (tra scienziati). Stiamo esaurendo il tempo per cambiare la traiettoria del cambiamento climatico verso la situazione peggiore (5 gradi di aumento entro la fine del secolo). Dobbiamo cambiare ora.
Poi il fisico del clima del CNR Antonello Pasini ha sfatato alcune fake news sul clima, ci ha anche detto che arte e scienza devono trovare un linguaggio comune.
Un esponente del LIPU (Lega italiana protezione uccelli) ci ha parlato del salvataggio degli animali, salvataggio degli anfibi, ad esempio al crepuscolo alcuni volontari aiutano gli anfibi nelle loro migrazioni verso i loro habitat di riproduzione
Gloria Andreuzzi (INAF) ci parla in diretta da un’isola delle Canarie, dal più grande telescopio italiano, a quota 2500 m sul livello del mare. Questo telescopio, luogo ideale per osservazioni, con cielo sereno, sopra le nubi, 365 notti di cielo osservabile, aria stabile per ottenere immagini di alta qualità, compie quest’anno 25 anni. Alle Canarie ci sono 17,18 telescopi. Le canarie hanno una legge contro l’inquinamento luminoso, importante anche per la vita degli animali.
Chiara Grasso, etologa, ci parla del turismo insostenibile, turisti che pensando di aiutare animali selvatici, li allattano o passeggiano con loro, diventano in realtà complici, per ignoranza, di chi invece quegli animali li ha allevati appositamente in cattività, per poterli poi cacciare facilmente. Vedi alcuni suoi contributo video uno qui e uno qui al #OnePeopleOnePlanet nella sezione Scienziati (e) Pazzi su http://www.onepeopleoneplanet.it
Erika Magaletti, ISPRA, ci ha parlato della direttiva europea sul monitoraggio delle acque marine. Ci sono luci e ombre, alcuni settori (eccesso di nutrienti) sono migliorati grazie alle misure adottate, altre no. grazie al primo ciclo di monitoraggio, si possono misurare e definire le politiche per migliore lo stato ambientale del mare, ad esempio per il rifiuti spiaggiati.
Giuseppe Salerno (INGV) ci ha parlato dell’attività recente dell’Etna con le sue ultime eruzioni. Si è parlato anche di Vulcano, dei Campi Flegrei e di Stromboli. Se non ci fossero stati i vulcani, non ci sarebbe la vita sulla terra.
Si possono vedere i diversi contributi video legati alla scienza nella galleria del modulo Scienziati (e) Pazzi qui
Videomessaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata della Terra.
(…) Da tempo stiamo prendendo maggiormente coscienza che la natura merita di essere protetta, (…) prendersi cura della biodiversità, prendersi cura della natura. (…)
Questa pandemia ci ha pure mostrato che cosa avviene quando il mondo si ferma, fa una pausa, anche se per pochi mesi. E l’impatto che ciò ha sulla natura e sul cambiamento climatico, con una forza, in un modo tristemente positivo no? In altre parole, fa male.
(..) la pandemia del Covid ci ha insegnato questa interdipendenza, questo condividere il pianeta. Ed entrambe le catastrofi globali, il Covid e il clima, dimostrano che non abbiamo più tempo per aspettare. Che il tempo ci incalza e che, come il Covid-19 ci ha insegnato, sì abbiamo i mezzi per affrontare la sfida. Abbiamo i mezzi. È il momento di agire, siamo al limite.
Vorrei ripetere un detto antico, spagnolo: “Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo di tanto in tanto, la natura non perdona più”. E quando s’innesca questa distruzione della natura è molto difficile frenarla. Ma siamo ancora in tempo.
E saremo più resilienti se lavoreremo insieme invece di farlo da soli. L’avversità che stiamo vivendo con la pandemia, e che avvertiamo già nel cambiamento climatico, ci deve spronare, ci deve spingere all’innovazione, all’invenzione, a cercare cammini nuovi. Da una crisi non si esce uguali, usciamo migliori o peggiori. Questa è la sfida, e se non usciamo migliori percorriamo un cammino di autodistruzione. (…)
Il testo del Videomessaggio completo (qui)
7 Parole per lo Sport che ci piace

Il titolo di questo momento, dedicato allo Sport è “Le 7 Parole per lo Sport che ci piace” che sono Lealtà, impegno, sacrificio, inclusione, spirito di gruppo, ascesi, riscatto.
Queste sette parole sono scaturite dalla storica intervista rilasciata da Papa Francesco alla Gazzetta dello sport lo scorso gennaio 2021.
E come 7 sono le parole per lo sport che ci piace, 7 sono gli ospiti protagonisti dello sport di ieri e di oggi, che portano il loro contributo a questa maratona #OnePeopleOnePlanet.
Andrea Lucchetta (telecronista sportivo ex pallavolista italiano, campione del mondo, ideatore e coproduttore della serie animata Spike Team),
Omar Di Felice (ex ciclista professionista, oggi campione di ultracycling)
Giulia Ghiretti (ex ginnasta, ora campionessa paralitica di nuoto),
Giovanni Abagnale (canottiere italiano, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 nel due senza in coppia con Marco di Costanzo)
Marco Lodadio (ginnasta italiano, due bronzi agli anelli ai mondiali di Doha e Stoccarda),
Martina Caramignoli (nuotatrice di mezzofondo, due bronzi europei a Berlino e Glasgow)e Giancarlo Pedote (navigatore oceanico in solitario)
Patto educativo Globale
Intenso e con importanti contributi il dibattito sull’educazione. Per educare un ragazzo occorre un villaggio. E quello di cui c’è bisogno è un villaggio globale, costruito in sinergia fra generazioni, coinvolgente verso il bene comune, nel rispetto del creato e delle persone.
Il valore della fraternità può bonificare le fratture. Religioni, organismi internazionali, società civile, mondo dell’educazione potrebbero perseguire i valori comuni come dignità, ecologia, fraternità, cooperazione, pace, cittadinanza globale.
Il ministero degli Esteri e della cooperazione che opera nelle zone di crisi umanitaria pone a base di ogni progetto di sostegno l‘istruzione di qualità per tutti anche gli adulti. Indubbiamente la Pandemia ha creato gravi problemi per la frequenza, l’assenza della didattica a distanza, l’ accesso alla mensa (per tanti fonte unica di sostegno).
Nel patto fra generazioni i relatori sono concordi nel vedere i giovani pronti a superare preconcetti e chiusure. I ragazzi portano energia ed entusiasmo nei temi dell’ecologia. Sanno impegnarsi nel quotidiano, orientare la mente ad un‘apertura universale ma capaci di impegnarsi nelle situazioni locali. Sanno mettersi in rete da un continente all’altro, proporre concrete soluzioni, farsi ascoltare dai decisori. Sono state portate interessanti esperienze come “La Rondine” ( cittadella della pace ) dove convivono ragazzi di nazioni diverse, spesso ostili tra loro; come le scuole salesiane ( in sinergia con il mondo del lavoro); l’azione preziosa e coinvolgente dei Tg Teens. Importante che l’educazione sia bidirezionale fra ragazzi e adulti ( diverse università si sono messe i gioco ). Papa Francesco suggerisce agli educatori una strategia nei seguenti punti : ascoltare, condividere, proporre , attuare. Nell’ amore per il creato , lavorando in sinergia , si creano occasioni feconde per sentirsi fratelli.
Quarto TG Teens: Balcani, dall’Italia, Maria Sole Moca ci racconta che con altri ragazzi, ha scritto una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen chiedendo un intervento significativo a favore dei migranti bloccati lungo la rotta Balcanica. Per scoprire di più su TG Teens andare qui
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GenVerde, il famoso gruppo musicale, dona alla Maratona #OnePeopleOnePlanet un contributo musicale dal titolo Turn Around. rivedi il video qui
Sorpresa Finale
Giovanni Allevi e Elisa
Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia, ha concluso questa maratona #OnePeopleOnePlanet ricordando le parole del messaggio che Papa Francesco ha lasciato per questa 51esima Giornata Mondiale della Terra “La resilienza è qualcosa che aumenta se la pratichiamo insieme, più siamo insieme, più la nostra resilienza diventa forte” .
Speriamo di continuare a lavorare insieme per i giovani fino alla Cop23.
Grazie a tutti gli autori di RaiPlay e del Movimento dei Focolari, alla rai che attraverso le sue strutture, autori, conduttori e tecnici ha offerto la possibilità di fare uno spettacolo di questo livello. Ha poi ringraziato anche tutti i Partners che hanno permesso di arrivare a questa sfida della Maratona.
Siamo noi che vi ringraziamo di cuore per questo bellissimo lavoro!
Ricordiamo che si può rivedere la Maratona sul sito ufficiale http://www.onepeopleoneplanet.it