Settimana Mondo Unito 2014

I giovani per un mondo unito rendono visibile la reciprocità tra culture.

Al centro “Sharing with Africa”. Si vara l’Atlante della fraternità.

Settimana Mondo Unito, 1-11 maggio 2014.

Messaggio di Maria Voce.

mondoUna rete mondiale con al centro l’Africa. Partirà da Nairobi il collegamento mondiale (http://live.focolare.org/y4uw/) che il 1° maggio, ore 13 italiane, collegherà giovani dei cinque continenti per dare il via alla Settimana Mondo Unito 2014 (SMU): “Bridging cultures”, galassia di attività e azioni dei Giovani per un Mondo Unito (GMU) nei cinque continenti, incentrate sulla reciproca condivisione. Sono previsti altri collegamenti con Giappone, RDC, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Nigeria, Algeria, Portogallo, Brasile. A Nairobi (Kenya) stanno giungendo un centinaio di giovani: metà rappresentano i popoli africani dell’area sub-sahariana e metà gli altri continenti.

Sharing with Africa”. E’ il motto per dire la reciprocità che l’edizione 2014 della SMU vuole attuare con il focus sul continente africano, emblema di colori, culture e sfide, per approfondire alcuni pilastri delle culture africane, in una reciproca condivisione e scambio di ricchezze.

Attività nel mondo. I Giovani per un Mondo unito tessono una rete di iniziative, spesso insieme a quanti vivono nel disaggio. A Mumbai (India) ridipingeranno le mura di un quartiere, devastato dai monsoni, insieme ai ragazzi di un orfanatrofio colpito, e con una ONG locale pianteranno oltre 200 alberi. Ad Harlem (New York) una “Walkathon” incoraggerà i giovani ad abbandonare la vita sulla strada del quartiere. “Noi continuiamo ad amare” è il motto dei giovani di Bangui (RCA) che hanno condiviso con centinaia di rifugiati nei campi profughi non solo viveri e materiale scolastico, ma testimonianze, musiche, pensieri sull’arte d’amare, medicina per le ferite profonde di chi ha perso tutto. Ad Abidjan (Costa d’Avorio), hanno riflettuto su “Solidarietà, misura della coesione africana”, valore a rischio di scomparsa, e sono entrati in relazione con un villaggio di lebbrosi, Marchoux, trasmettendo speranza al capo villaggio e agli abitanti. A Parigi (Francia) il tema “Bridging Cultures” prenderà in considerazione la mission e il progetto dell’Europa. In Portogallo, a Abrigada, concerti, workshops e forum saranno incentrati sulla regola d’oro, chiave per la fraternità universale. A Tagaytay (Filippine) le attività avranno un carattere sportivo. Preparativi ad Onitsha, Abuja e Jos (Nigeria) per attività legate all’accoglienza delle diversità. Un concerto si terrà ad Ambatondrazaka (Madagacar) con un migliaio di giovani. Loppiano (Italia) si trasformerà in una grande piazza (#Spiazzaci) per dare visibilità a un’Italia diversa con le iniziative in corso su Legalità, Dialogo interreligioso e Immigrazione. Consultare www.facebook.com/y4uw.international?fref=ts

Maria Voce, presidente dei Focolari, ha espresso ai giovani riconoscenza per “l’impegno” e “il caparbio coraggio” nell’“inseguire l’obiettivo del Mondo Unito, immersi nelle vicende complesse del mondo contemporaneo e nelle diversificate realtà” a loro vicine. E’ un “immane cantiere” ha aggiunto, “ma si tratta del sogno di un Dio, come Chiara Lubich amava definirlo”. Assicurando il suo sostegno con quanti “si riconoscono negli ideali del Movimento dei Focolari”, ha ricordato l’augurio rivolto ai GMU da Giovanni Paolo II: “Solo coloro che guardano al futuro sono quelli che costruiscono la storia”, concludendo “e la storia, come lievito nella massa, la stiamo costruendo qui e ora” con tanti altri.

L’Atlante della fraternità. Il 1° maggio verrà varato l’Atlante della fraternità, un primo rapporto su 800 frammenti di fraternità, azioni coraggiose che si propagano nelle città, costruiscono ponti fra uomini, gruppi e culture, aprono strade di dialogo e indicano percorsi nuovi alle comunità. Un viaggio ideale tra meridiani e paralleli del Globo che mostra come la fraternità messa in atto avvolge il mondo. Costituisce il primo documento dello United World Project in seguito al Genfest 2012 a Budapest, consultabile su www.unitedworldproject.org

Victoria Gómez (+39) 335 7003675 – Benjamim Ferreira (+39) 348 4754063

20140428 COMUNICATO STAMPA

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