Articolo di Elisabetta Giordano
Il 7 marzo – Vigilia della Festa della Donna – gli organizzatori del Villaggio per la Terra, Earth Day Italia e Movimento dei Focolari hanno presentato alla stampa il legame tra il Villaggio per la Terra 2019 e la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere #4women4earth per dire
NO alla violenza sulle Donne – NO alla violenza sul Pianeta
“La violenza sul Pianeta e la violenza sulle Donne hanno una comune tragica radice:
la degenerazione dalla Bellezza della Custodia alla Bruttezza del Possesso”
Tanti i Testimonial impegnati con linguaggi diversi a DARE VOCE alle donne che non hanno voce:
Mariella Nava, Mimosa Martini, Valentina Vezzali, Gio Evan, Tony Esposito, Enrico Capuano, Metis di Meo e decine di Associazioni aderenti [Box 1] tra cui D.i.Re Donne in Rete Contro la Violenza.
Antonia Testa, Pierluigi Sassi e Donato Falmi hanno il merito di aver fatto una scelta importante, “in uscita” ed anche di buon senso. Il femminismo non c’entra semplicemente è impossibile “trasformare il deserto in foresta” –la linea guida consegnata da Papa Francesco al VpT nel 2016- senza guardare in faccia, condividere e impegnarsi a combattere questa condizione esistenziale tragica, questa piaga che colpisce 1 donna su 3 (Eurostat), di tutti i ceti socio-economici.
Legata, fra l’altro, a quella dei minori maltrattati o abusati o semplici spettatori, da tutelare.
Se riconosci che qualcosa è ingiusto, cerca di impegnarti subito a porre fine all’ingiustizia: perché mai aspettare l’anno prossimo?(Tweet Cardinal G. Ravasi maggio 2016)
Durante i 5 giorni del Villaggio per la Terra, l’ingiustizia della violenza di genere è stata affrontata nella “piazza 5” (corrispondente all’Obiettivo 5 sulla parità di genere che le Nazioni Unite hanno inserito tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030) attraverso un programma molto denso [Box 2] ed incontri quotidiani dal titolo programmaticamente positivo “Storie di Resilienza” curati dalla direttrice artistica del VpT, Giulia Morello.
Giulia Morello, prima di tutto complimenti per il suo vasto ed efficace lavoro di rete indispensabile per sostenere le donne e per costruire passo dopo passo una cultura del rispetto, dell’alleanza uomo-donna.
Domanda: può condividere, con le persone che ci leggono, i momenti più significativi di questi giorni ed alcuni passaggi salienti delle storie di Donne resilienti che lei ha scelto?
Risposta: Ho costruito questi incontri con Lucia Bendia e Maria Gabriella Marino dell’Azienda Creativa Artéteca e la sfida iniziale era quella di mettere insieme persone e organizzazioni molto diverse per una sfida comune.

Diversi/e protagonisti/e hanno spostato vacanze, incontri di lavoro e si sono messi/e in viaggio da altre regioni per poter dare il proprio contributo alla Piazza 5 del Villaggio per la Terra e questo è stato il primo regalo.
Ho apprezzato molto la presenza della Giudice Paola Di Nicola che ha regalato alla Piazza 5 un intervento sulla questione culturale alla base del problema della violenza di genere.

Miriana Trevisan ci ha ricordato che il cambiamento culturale è in atto e la chiave è proprio nell’educazione dei giovani.
La giornalista Luisa Betti Dakli ha affrontato il tema dell’importanza del linguaggio utilizzato dai mezzi di comunicazione per raccontare femminicidi.
Altro contributo meraviglioso è stato quello di Yaneth Alvarez biker colombiana che ha subito molti abusi fin da piccola che gira il mondo con la sua moto per dire no alla violenza di genere.
Ilaria Canali ci ha raccontato invece della neonata Rete nazionale donne in cammino e al Villaggio ha organizzato un bellissimo cammino al femminile.
Molte le testimonianze anche di professionalità dove le donne hanno faticato a inserirsi come per esempio il settore dello spazio grazie alla testimonianza di Annamaria Nassisi, o cariche importanti come la direttrice della Fondazione Marche Cultura Stefania Benatti.
Era prevista anche la presenza di Michelle Castiello editrice di R.I.D. 96.8 (Radio incontro Donna) che purtroppo non è potuta essere con noi ma ha ospitato moltissime storie all’interno della sua radio.

La sociologa Katiuscia Karnà ci ha offerto uno sguardo internazionale sul tema della violenza di genere.
Molte sono le storie di mamme e di donne resilienti come per esempio Angela Buanne (che ci ha raggiunti da Napoli) Graziella Viviano, Maria Esposito e Daniela Spada.
L’incontro con queste donne è stato fortissimo e anche molto incoraggiante, persone che hanno trasformato un dolore acuto e profondo nella costruzione di bellezza tramite un impegno quotidiano e costante per gli altri.
Non sono mancate le voci delle associazioni e organizzazioni come Lisca Bianca grazie alla presenza di Elio Lo Cascio, la coop.va Civico Zero grazie alla presenza di Rodolfo Mesaroli, Fidapa BPW grazie alla Presidente Caterina Mazzella e Global Thinking Foundation con l’intervento della Presidente Claudia Segre.
Il Chiara Grillo Group col suo progetto “Musica Madre” ha proposto in Piazza 5 il suo concerto “Donne in musica”.
Alla Piazza 5 non sono mancati gli uomini (oltre a quelli precedentemente citati) a sostegno dell’obiettivo comune della parità di genere come il regista Fernando Muraca, il regista Francesco Miccichè che ha curato la regia del documentario “Il filo dell’Allenza” che racconta un lavoro artistico meraviglioso realizzato da Daniela Papadia. L’opera chiama in causa il tema del dialogo e della collaborazione fra popoli e culture ricorrendo alla tecnica del ricamo quale strumento per ricucire strappi concreti e metaforici.
Domanda: secondo lei è rintracciabile un “filo rosso” che lega le storie?
Risposta: Ogni storia è un “filo” che incontrando le altre storie (e dunque gli altri fili) si rafforza fino a diventare tessuto.
Solo insieme possiamo raggiungere l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il filo rosso credo sia la tenacia, l’impegno costante nel costruire una cultura del rispetto, ognuno/a dal proprio angolo di mondo.
Grazie dott.ssa Morello. Non resta che esprimere l’auspicio che le tematiche della piazza 5 e le Donne “testimoni” che si sono succedute nello spazio Storie di Resilienza possano essere protagoniste di un evento “generale” ospitato nella centrale e ampia Tenda Meeting, nella prossima edizione del Villaggio per la Terra.
E.G.